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EMERGENZA CORONAVIRUS: COME GESTIRE I RAPPORTI DI LAVORO

EMERGENZA CORONAVIRUS: COME GESTIRE I RAPPORTI DI LAVORO

Alla luce del D.P.C.M. 9 marzo 2020, abbiamo ritenuto utile riepilogare le modalità di gestione dei diversi problemi legati all’attività lavorativa ed ai rapporti di lavoro in corso.

Si tratta di risposte ai casi ricorrenti.

COME GESTIRE I PROBLEMI LEGATI AI LAVORATORI

Domande frequenti

Risposte

Note
Chiusura dell’attività imposta dalla pubblica autorità Si configura quale impossibilità sopravvenuta della prestazione per cause non imputabili né al datore di lavoro né al lavoratore.

Durante tale periodo le obbligazioni sono sospese: il lavoratore non presta attività e non matura retribuzione ed altri diritti

 
Come gestire la riduzione di lavoro ? Non è una causa imputabile al lavoratore per cui il rapporto prosegue normalmente.

Per gestire la riduzione occorre ricorrere agli ammortizzatori sociali (es. cassa integrazione), qualora previsti per il settore in cui opera il datore di lavoro.

Altrimenti occorre attendere che vengano previsti ammortizzatori sociali in deroga.

Tale ipotesi e già stata prevista dall’art. 17 del D.L. 9/2020 per le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, a Veneto e – come anticipato dal Ministro del lavoro –dovrebbe essere estesa in tutto il territorio nazionale

 
Si possono utilizzare le ferie e/o i permessi ? L’articolo 2, c. 1, lett. d) del D.P.C.M. 8/3/2020, raccomanda ai datori di lavoro, qualora sia possibile, di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie La formulazione non è chiara perché favorire sembra voglia far riferimento alla possibilità di concederle piuttosto che imporle
Si può ricorrere agli ammortizzatori sociali ? Si può ricorrere agli ammortizzatori sociali (es. cassa integrazione), ove previsti nel settore in cui opera il datore di lavoro, altrimenti occorre attendere che vengano previsti ammortizzatori sociali in deroga.

Tale ipotesi e già stata prevista dall’art. 17 del D.L. 9/2020 per le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, a Veneto e – come anticipato dal Ministro del lavoro – dovrebbe essere estesa in tutto il territorio nazionale

Gli ammortizzatori sociali INPS spettano (salvo casi particolari):

–     settore Industria;

–     settore edilizia;

–     aziende commerciali oltre 50 dipendenti;

–     datori di lavoro di altri settori con più di 5 lavoratori è possibile ricorrere all’assegno ordinario;

–     datori di lavoro di altri settori con più di 5 lavoratori è possibile ricorrere all’assegno di solidarietà.

Per gli artigiani diversi da quelli edili è previsto l’accesso al fondo di solidarietà dell’artigianato.

Altri settori stanno intervenendo con strumenti ad hoc (es. studi professionali)

Negli altri casi, occorre attendere gli ammortizzatori sociali in deroga.

Si può ridurre l’orario di lavoro dei lavoratori ? Il datore di lavoro non può unilateralmente ridurre l’orario dei lavoratori.

Anche in questo caso, per gestire la riduzione occorre ricorrere agli ammortizzatori sociali (es. cassa integrazione), qualora previsti per il settore in cui opera il datore di lavoro siano previsti, altrimenti occorre attendere che venga previsto l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga. Tale ipotesi e già stata prevista dall’art. 17 del D.L. 9/2020 per le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, a Veneto e – come anticipato dal Ministro del lavoro – verrà presto estesa in tutto il territorio nazionale

Gli ammortizzatori sociali INPS spettano (salvo casi particolari):

–     settore Industria;

–     settore edilizia;

–     aziende commerciali oltre 50 dipendenti;

–     datori di lavoro di altri settori con più di 5 lavoratori è

possibile ricorrere all’assegno ordinario;

–     datori di lavoro di altri settori con più di 5 lavoratori è possibile ricorrere all’assegno di solidarietà.

Per gli artigiani diversi da quelli edili è previsto l’accesso al fondo di solidarietà dell’artigianato.

Altri settori stanno intervenendo con strumenti ad hoc (es. studi professionali)

Negli altri casi, occorre attendere gli ammortizzatori sociali in deroga.

Licenziamento Il datore di lavoro può risolvere il rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo es. in caso di riduzione di lavoro  
Lavoro fuori dalla sede abituale E’ possibile ricorrere al lavoro agile (o smartworking), cioè lavoro senza vincoli di luogo e orario. Si può lavorare da casa o comunque da altro luogo scelto dal lavoratore.

L’organizzazione del lavoro può avvenire per fasi, cicli e obiettivi.

Da ultimo il D.P.C.M. 8 marzo 2020 prevede la possibilità che il datore di lavoro unilateralmente comunichi al lavoratore la scelta di adottare tale modalità di esecuzione della prestazione di lavoro

 
Sicurezza dei lavoratori Il datore di lavoro deve predisporre una organizzazione del lavoro idonea alla protezione del bene fondamentale della salute del lavoratore

Il dipendente potrebbe anche eccepire l’inadempimento e rifiutare la prestazione pericolosa.

Occorre immediatamente: contattare il medico competente, valutare i rischi, fornire appositi DPI ai lavoratori.

 
Datore di lavoro e lavoratore possono sospendere la prestazione di lavoro ? Datore di lavoro e lavoratore possono di comune accordo sospendere il contratto formalizzando il motivo e la durata della sospensione  
Come gestire l’assenza del lavoratore in quarantena obbligatoria ? Il lavoratore deve contattare il proprio medico affinché proceda all’invio della certificazione medica all’INPS Spetta la tutela per malattia
Come gestire l’assenza del lavoratore in quarantena volontaria ? Il lavoratore è assente giustificato ma non matura alcuna retribuzione salvo non si concordi di considerare l’assenza ferie o permesso retribuito  
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