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Covid-19: Cassa integrazione, ferie, permessi e controlli ispettivi

Covid-19: Cassa integrazione, ferie, permessi e controlli ispettivi

Gentili Clienti,

vi scriviamo per aggiornarvi sulla situazione degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione in deroga, assegno ordinario) dopo gli ultimi provvedimenti approvati nonché su altri aspetti correlati.

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Dopo il D.L. n. 34/2020 – Cd. Decreto Rilancio – che aveva previsto ulteriori 5 settimane da fruire entro il 31 agosto 2020 e 4 settimane dal 1° settembre 2020 al 31 ottobre 2020,martedì scorso è stato pubblicato in GU il D.L. n.52/2020 che ha previsto l’anticipazione delle predette 4 settimane (potranno essere fruite in continuità rispetto a quelle precedenti).

A seguito dell’evoluzione del quadro normativo, l’INPS ha fornito le prime istruzioni operative col messaggio n. 2489 dello scorso 17 giugno per la richiesta delle ulteriori 9 settimane (5+4) di cassa integrazione che si aggiungono alle 9 già fruite, anche del’istituto rinvia a successivi messaggi e circolari l’indicazione di ulteriori indicazioni.

Comunque, il periodo massimo di integrazione salariale potrà essere di 18 settimane complessive.

Ricordiamo che tale periodo non consente comunque di gestire eventuali esuberi di personale in quanto fino al 17 agosto 2020 è previsto il divieto di licenziamento per motivi economici.

FERIE E PERMESSI 

Peraltro, il mese di giugno è il periodo in cui i datori di lavoro si trovano a fare i conti con i residui di ferie non godute dai lavoratori, ai quali si aggiungono in molti casi anche quelli relativi ai permessi non goduti, maturati nell’anno precedente.

Pertanto, da un lato il datore di lavoro dovrà valutare l’opportunità/necessità di utilizzare tali residui per la gestione della mancanza di lavoro, ovvero se far ricorso alla concessione di ferie e permessi in scadenza.

Ricordiamo che, a differenza delle ferie l’eventuale mancato godimento dei permessi, può essere sostituito da una indennità sostitutiva da corrispondere ai lavoratori. L’eventuale mancata corresponsione di tale indennità comporta il diritto del lavoratore a richiedere l’importo spettante maggiorato dei relativi interessi oltre al rischio di sanzioni da parte dell’INPS ed INAIL per il mancato versamento dei contributi previdenziali.

CONTROLLI SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI

Segnaliamo, inoltre, che l’Ispettorato del Lavoro il 12 giugno scorso è intervenuto con la nota n. 532 rendendo noto che saranno attivati diffusi controlli per verificare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate agli ammortizzatori sociali.

L’accertamento partirà dalle segnalazioni rese dall’INPS e sarà rivolto alle aziende che hanno presentato ad esempio:

  • domande di iscrizione o ripresa di attività, modifiche di inquadramento con effetto retroattivo in periodi immediatamente precedenti alle richieste di ammortizzatori sociali;
  • personale collocato in smartworking con contemporanea richiesta di integrazione salariale;
  • assunzioni, trasformazioni, riqualificaziomi di rapporti di lavoro in periodi prossimi alla richiesta di cassa integrazione;
  • aziende che non hanno comunicato all’INPS la ripresa, anche parziale, dell’attività lavorativa;
  • al numero dei lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali.

FSBA

In ultimo, informiamo coloro i quali hanno beneficiato dell’integrazione salariale del fondo bilaterale dell’artigianato (FSBA) che le integrazioni salariali dei dipendenti relative al mese di aprile non sono state erogate per momentanea carenza di fondi.

Invitiamo i clienti ad affidare gli aggiornamenti alla nostra pagina facebook, al sito internet ed alle nostre newsletter.

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